Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) sono malattie causate da un processo infiammatorio che colpisce il tratto gastrointestinale. esistono diversi tipi di malattie infiammatorie intestinali, ma le più comuni sono la Colite Ulcerosa, caratterizzata da una diffusa infiammazione della mucosa intestinale limitata al colon e la Malattia di Crohn ( o Morbo di Crohn) che è un infiammazione segmentaria che interessa potenzialmente qualsiasi segmento del tratto intestinale. Nelle MICI I sintomi più comuni sono: dolore addominale, vomito, diarrea, flatulenze, sangue nelle feci, abbondante presenza di muco negli escrementi, stimolo frequente l’evacuazione con senso di incompleto svuotamento intestinale, e perdita di peso.
Le MICI sono malattie che necessitano di terapia di tipo medico, di stretta sorveglianza clinica di un appropriato regime terapeutico. La terapia medica allo scopo di ridurre la remissione clinica della malattia e di limitare da riacutizzazione della patologia. Nelle forme non complicate la terapia si basa sull’uso di farmaci cortisonici e immunosoppressori, ma anche alcuni antibiotici, che hanno come scopo quello di intervenire sui alcuni batteri del tratto gastrointestinale.
Affianco alle terapie farmacologiche è dimostrato che anche lo sport aiuta al trattamento della malattia. Anche se durante la fase di riacutizzazione è probabile che non si abbia voglia di praticare attività sportiva, mantenere il proprio corpo attivo e in movimento fa bene al corpo e alla mente. È stato dimostrato che l’esercizio moderato non hai effetti negativi sulla salute e può ridurre alcuni sintomi delle MICI, migliorando la risposta immunologica, la salute psicologica, lo stato nutrizionale, la densità minerale ossea, e limitare il processo di diminuzione della massa e della forza muscolare.
In generale l’attività fisica costante aiuta a ridurre lo stress, previene la depressione, e in particolare il movimento costante può contribuire a normalizzare la funzione intestinale. Va bene quindi un’attività fisica poco intensa come esercizi di tonificazione, camminata, nuoto e cyclette e anche stretching. Uno studio recente si è dimostrato infatti che una sessione di 20 minuti di esercizio moderato può stimolare il sistema immunitario producendo una risposta cellulare antinfiammatoria. Infatti il sistema nervoso simpatico viene attivato durante l’esercizio per permettere al corpo di eseguire lavoro. Gli ormoni, come Epinefrina e Norepinefrina, vengono rilasciati nel flusso sanguigno innescando i recettori adrenalinici posseduti dalle cellule immunitarie. Questo processo di attivazione durante l’esercizio produce risposte immunologiche tra cui la produzione di molte citochine, o proteine incluso anche un regolatore fondamentale dell’infiammazione locale sistemica che contribuisce anche a rafforzare le risposte immunitarie. Questi studi dimostrano che l’attività fisica è inversamente correlata con infiammazione sistemica di basso livello e questo sembra suggerire che l’attività antinfiammatoria indotta da un regolare esercizio fisico possa esistere responsabile di alcuni effetti benefici sulla salute dei pazienti con malattie croniche. Bisogna comunque ricordare di non eccedere nell’intensità degli allenamenti, perché questi come ben sappiamo possono indurre un’infiammazione sistemica lieve transitoria e un alto aumento del livello delle citochine aggravando i sintomi gastrointestinali.
Il consiglio è, come sempre in presenza di patologie, affidarsi a un buon tecnico che potrà impostare un allenamento adeguato seguendo scrupolosamente le indicazione che verranno suggerite dal personale medico che segue il paziente.
SANGUE E SUDORE
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